parole...
24 dicembre 2008
Che senso ha ascoltare le tue parole che è
solo melma e detriti confusi di una vita a frammenti.
Frana inarrestabile che trascina via
l'indivisibile senza riconoscerlo.
... le tue vane promesse un escamotage furtivo,
dal suono felpato... sommesso
al fine che l'intero
sia erroneamente incastrato in un puzzle rovesciato,
visione distorta di un quadro che tu chiami "vita".
Ed io guardo... ammiro solo il vuoto...
vedo le crepe, gli spazi nulli
e ti vedo correre affannosamente
verso la cenere.